Il Convegno Istituzionale organizzato da Assopiscine presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle sfide e le opportunità del settore delle piscine e degli impianti acquatici. La discussione si è focalizzata su sicurezza, sostenibilità e innovazione, con la partecipazione di istituzioni, esperti e rappresentanti del comparto.
Tra i temi centrali del convegno, il rafforzamento delle misure di sicurezza nelle piscine è stato uno degli aspetti più dibattuti. I dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità evidenziano l’importanza di un intervento normativo per la prevenzione degli incidenti.
Un’analisi condotta su un campione di casi di annegamento ha rilevato che quasi la metà degli episodi fatali tra bambini e adolescenti si è verificata in piscina, superando gli incidenti registrati in mare e in acque interne. Questi numeri confermano la necessità di adottare dispositivi di sicurezza obbligatori per tutte le piscine, con particolare attenzione a quelle private e turistiche.
Durante il convegno, Assopiscine ha ribadito la necessità di un intervento normativo per garantire standard minimi di sicurezza in tutte le strutture natatorie. Il Presidente dell’Associazione, Ferruccio Alessandria, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni e settore privato per garantire la sicurezza e la sostenibilità degli impianti acquatici.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta da Assopiscine e Acquatic Education in collaborazione con l’Istituto Demoscopico Noto Sondaggi. Dal “rapporto degli italiani con l’elemento acqua” i dati mostrano un quadro che richiede attenzione: un terzo della popolazione italiana dichiara di non saper nuotare e solo il 41% si ritiene in grado di praticare correttamente il nuoto per almeno 50 metri. Inoltre, il 98% degli intervistati ritiene fondamentale sensibilizzare i genitori sui rischi di annegamento per i bambini, considerati il target più esposto a questo pericolo. Questi numeri sottolineano la necessità non solo di una normativa più chiara, ma anche di una maggiore cultura della sicurezza in ambito acquatico.
Tra gli interventi istituzionali, la Senatrice Mariastella Gelmini ha sottolineato come la sicurezza, la salute e la sostenibilità siano temi di interesse collettivo, sui quali è necessario un impegno concreto e condiviso: “La politica ha il dovere di intervenire su temi fondamentali come sicurezza, salute e sostenibilità, che non hanno colore politico. Un lavoro significativo è già stato svolto dai relatori al tavolo e una proposta di legge è già presente nelle stanze ministeriali. Ora è necessario trovare una sintesi, tenendo conto dei costi e di tutti gli interessi coinvolti, per arrivare a una regolamentazione efficace.”
Dello stesso avviso sono stati Andrea Costa, rappresentante del Ministero della Salute e Andrea Luberti, Vice Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, che hanno evidenziato come la sicurezza delle piscine debba rientrare tra le priorità dell’agenda politica, con l’introduzione di normative che garantiscano la protezione degli utenti e la qualità delle strutture.
E’ intervenuto anche Luca Lucentini, Direttore Centro Nazionale per la Sicurezza delle acque e del Dipartimento Ambiente e Salute, Istituto Superiore di Sanità, che ha confermato l’impegno e il contributo convergente dell’Istituto sui temi d’interesse del convegno
Il tema della regolamentazione delle piscine è stato affrontato anche dal punto di vista del settore turistico e degli operatori del comparto. Alessandro Massimo Nucara, Direttore Generale di Federalberghi, ha sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra l’adozione di standard di sicurezza adeguati e la sostenibilità economica per le strutture ricettive. Secondo l’Associazione, un’eccessiva rigidità normativa potrebbe avere ripercussioni sui costi di gestione delle piscine presenti in alberghi e resort, influenzando negativamente il sistema turistico italiano.
Alberto Granzotto, Presidente di FAITA-Federcamping, invece, ha ribadito l’importanza di garantire impianti tecnologicamente avanzati e sicuri all’interno delle strutture ricettive, sottolineando come questo aspetto sia ormai un elemento distintivo per l’attrazione di turisti nazionali e internazionali.
Nella seconda parte della tavola rotonda, il focus si è spostato su aspetti più tecnici, con interventi di esperti del settore che hanno affrontato le tematiche legate alla sicurezza, alla qualità dell’acqua e all’importanza della formazione e dell’educazione acquatica.
Il Prof. Vincenzo Romano Spica, esperto in igiene e sicurezza degli impianti sportivi, ha approfondito le sfide legate alla gestione dell’acqua nelle piscine, seguito da Nicolas Osanno, Segretario della Féderéracion des Professioneles de la Piscine et di Spa, che ha promosso un confronto con il panorama europeo, con particolare riferimento alla Francia, un paese che negli ultimi anni ha adottato misure significative per la sicurezza acquatica. Il suo intervento ha fornito spunti interessanti su come l’esperienza francese possa essere un modello per l’Italia, suggerendo strategie per rafforzare la prevenzione e la formazione nel settore delle piscine.
Proprio sul panorama italiano, Nicola Brischigiaro, fondatore di Educazione Acquatica, ha posto l’attenzione sulla necessità di diffondere una cultura della sicurezza in acqua. La sicurezza nelle piscine, infatti, non dipende solo dalla conformità tecnica delle strutture, ma anche dalla capacità degli utenti di gestire il contesto acquatico con consapevolezza e preparazione.
Legato a questo tema, il confronto si è ampliato a un panorama internazionale con il contributo di Sabeena Hickman, Presidente e CEO di Pool & Hot Tub Alliance (PHTA). Collegata dagli Stati Uniti, ha presentato le best practice internazionali in materia di sicurezza e gestione sostenibile delle piscine, evidenziando come l’adozione di tecnologie avanzate e protocolli di sicurezza specifici possa migliorare significativamente la qualità degli impianti e ridurre il rischio di incidenti.
Sull’importanza degli investimenti si è soffermato anche Ricard Madurell, Direttore di Pool Horizons: “Le piscine non sono solo luoghi di svago, ma potenti motori di salute, benessere e connessione comunitaria. Investendo in infrastrutture sostenibili e inclusive per le piscine, creiamo persone più sane, comunità più forti e felici, e un futuro più resiliente”.
Il convegno si è concluso con un appello da parte di Assopiscine affinché le istituzioni adottino misure concrete per migliorare la sicurezza degli impianti acquatici e ridurre il numero di incidenti. La richiesta di una normativa chiara e uniforme resta una priorità per il settore, con l’obiettivo di garantire standard elevati di sicurezza e sostenibilità.
Le riflessioni emerse durante l’evento non si esauriscono qui, ma pongono le basi per le prossime azioni da intraprendere. Il percorso normativo proseguirà con l’obiettivo di garantire un quadro regolatorio efficace e condiviso, capace di rispondere alle esigenze di tutte le parti coinvolte. Assopiscine continuerà a lavorare affinché quanto discusso possa tradursi in misure concrete a beneficio di tutto il settore.
Sfoglia le foto dell’evento: https://www.assopiscine.it/gallery/convegno-istituzionale-assopiscine-roma-11-03-2025/
Il Team Assopiscine