La Direzione generale della prevenzione del Ministero della Salute, ha recentemente comunicato a tutte le rappresenta di categoria produttive, una informativa in presenza delle nuove varianti SARS-CoV-2, sulla valutazione del rischio e sulle misure di controllo raccomandate.
Variante Regno Unito – Al momento non ci sono evidenze di una significativa differenza nel rischio di reinfezione rispetto agli altri ceppi virali circolanti. Sono in corso studi per valutare l’effetto di questa variante sull’efficacia vaccinale, che sembrerebbe limitatamente e non significativamente ridotta, sebbene siano necessari ulteriori studi per ottenere risultati definitivi.
Variante Sudafrica – Dati preliminari indicano che anche questa variante possa essere caratterizzata da maggiore trasmissibilità; mentre al momento non è chiaro se provochi differenze nella gravità della malattia. Sono in corso studi sulla maggiore frequenza di reinfezioni, in quanto la variante potrebbe sfuggire alla risposta anticorpale neutralizzante provocata da una precedente infezione.
Variante Brasile – Non sono disponibili evidenze sulla gravità della malattia, sulla frequenza delle reinfezioni e sull’efficacia del vaccino.
Aggiornamenti sulla diffusione delle varianti sono pubblicati dall’OMS nei suoi rapporti epidemiologici.
Secondo l’OMS è importante, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali.
È infatti molto alta la probabilità di introduzione e diffusione in comunità, delle varianti di SARS-CoV-2, in particolare della variante proveniente dal Regno Unito.
Al fine di limitare la diffusione di nuove varianti, si forniscono indicazioni per implementare le attività di ricerca e gestione dei contatti dei casi CoViD-19 sospetti per infezione da variante e dei casi CoViD-19 confermati, in cui il sequenziamento ha rilevato la presenza delle specifiche mutazioni che caratterizzano una determinata variante:
a- dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di casi CoViD-19 sospetti/confermati da variante;
b- effettuare la ricerca retrospettiva dei contatti (oltre le 48 ore e fino a 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi);
c- far eseguire un test molecolare ai contatti il prima possibile dopo l’identificazione e al 14° giorno di quarantena, al fine consentire un ulteriore rintraccio di contatti, considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti;
d- non interrompere la quarantena al decimo giorno;
e- Comunicare ai contatti l’importanza, nella settimana successiva al termine della quarantena, di osservare rigorosamente le misure di distanziamento fisico, di indossare la mascherina e in caso di comparsa di sintomi isolarsi e segnalare il fatto al sanitario; per contatto ha da intendersi una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni:
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per meno di 15 minuti;
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (sala riunioni, ufficio, sala d’attesa ospedaliera) o che ha effettuato spostamenti (viaggi) con un caso CoViD-19 per meno di 15 minuti;
- un operatore che fornisce assistenza diretta ad un caso CoViD-19 ancorchè provvisto di DPI raccomandati;
- tutti i passeggeri e l’equipaggio di un eventuale volo in cui era presente un caso CoViD-19;
f- se un contatto di caso COVID 19 con infezione da variante sospetta/confermata risulta sintomatico o sviluppa sintomi durante il follow-up, deve eseguire tempestivamente un test molecolare e devono iniziare immediatamente le attività di controllo anche prima della conferma del risultato;
g- comunicare ai contatti stretti ed ai loro conviventi l’importanza di un corretto svolgimento della quarantena e la maggiore trasmissibilità delle varianti, per limitarne la diffusione; per i conviventi, l’importanza di rispettare rigorosamente e costantemente le misure di distanziamento fisico, di indossare la mascherina e in caso di comparsa di sintomi isolarsi contattando immediatamente il medico curante;
h- comunicare ai contatti in attesa dell’esito del tampone, di informare tempestivamente i loro contatti stretti raccomandando il rispetto delle misure precauzionali (distanziamento fisico/utilizzo mascherine).