Lo scorso 20 maggio sono state pubblicate dalla Conferenza delle Regioni le nuove “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” riguardanti il contrasto al coronavirus SARA-CoV-2.Numerose le schede tecniche prese in considerazione che spaziano dalla ristorazione agli spettacoli dal vivo, dai servizi alla persona ai parchi tematici e di divertimento, dai circoli culturali alle modalità di svolgimento in presenza dei corsi di formazione.
Per quanto di interesse specifico e diretto del settore, è inserita la scheda tecnica riguardante le “Piscine termali e centri benessere”, che fornisce le indicazioni da applicare a quelle pubbliche e finalizzate ad uso collettivo e ai centri benessere, anche inseriti in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive, nonché alle diverse attività praticabili in tali strutture, collettive e individuali, quali massoterapia, idromassaggio, sauna, bagno turco. La scheda fornisce una serie di indicazioni di carattere generale che sostanzialmente sono assimilabili a quelle di ogni impianto di balneazione in piscina, fornendo alcune maggiori specifiche per le piscine termali, i centri benessere e i trattamenti alla persona.
Relativamente alle piscine termali, viene precisato che la densità di affollamento in vasca è da calcolare con un indice di 4 m2 (solo se non è permessa l’attività natatoria); se tale valore non può essere rispettato è ammessa la presenza in acqua di un solo bagnante con esclusione di chi non è tenuto al rispetto della distanza interpersonale.
Le piscine finalizzate al gioco acquatico debbono essere convertite in vasche per la balneazione con conseguente raccomandazione della sorveglianza dei bambini in relazione alla loro autonomia ed età.
La concentrazione di disinfettante nell’acqua deve rispettare i limiti raccomandati; in alternativa devono essere attivati i trattamenti fisici ai limiti superiori della portata o il massimo ricambio dell’acqua in vasca sulla base della portata massima della captazione.
Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni (inefficacia dei trattamenti, mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, impossibilità di assicurare la distanza interpersonale) devono essere interdette all’uso.
Per quanto attiene ai centri benessere, gli ospiti devono indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso e il personale deve utilizzarla sempre in presenza dell’ospite e in ogni circostanza che non assicura la distanza interpersonale di almeno un metro.
È da evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria e l’utente dovrà accedere al servizio munito dell’occorrente (meglio se fornito dalla struttura); prevedere l’utilizzo del telo personale per le attività svolte nei diversi contesti.
Infine, per i trattamenti alla persona, l’operatore deve indossare la mascherina ed eventuali dispositivi aggiuntivi associati a rischi specifici propri della mansione); gli utenti sono tenuti all’uso della mascherina nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura.
L’operatore deve frequentemente igienizzarsi le mani e comunque sempre prima e dopo ogni servizio reso, durante il quale utilizza camici/grembiuli possibilmente monouso, diversificando i guanti utilizzati nel trattamento da quelli usualmente impiegati nel contesto ambientale.
Il massaggio praticato con o senza guanti impone di evitare di toccarsi viso, naso, bocca e occhi; è raccomandato l’uso del telo monouso mentre i lettini, le superfici e gli oggetti non monouso, devono essere puliti e disinfettati al termine del trattamento.
L’ambiente adibito al trattamento deve essere ad uso singolo (nucleo familiare o convivente); eventuali ambienti ad uso collettivo devono essere tali da garantire una distanza interpersonale di 2 metri se non è indossata la mascherina; dopo ogni trattamento aerare i locali, pulire e disinfettare le superfici.
L’utente è tenuto a utilizzare la mascherina durante il trattamento (doccia e trattamenti viso esclusi) e provvedere a corretta igiene delle mani prima di accedere e al termine del trattamento.
È vietato l’accesso agli ambienti altamente caldo-umidi (es. bagno turco) mentre è consentita la sauna caldo/secco e temperatura compresa tra 80 e 90 °C; l’accesso alla sauna è proporzionato alla superficie con distanziamento interpersonale di 2 metri; l’ambiente dovrà essere arieggiato naturalmente prima di ogni turno, pulito e disinfettato prima di ogni turno.