Assopiscine trasmette appello urgente al Governo – Emergenza COVID-19
Aiuto alle imprese del nostro settore

Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Signor Ministro della Salute
Al Signor Ministro dell’Interno
Al Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Signor Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Al Signor Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Al Signor Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Al Signor Ministro per la Pubblica Amministrazione
Al Signor Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
c.c.
Agli organi statutari interni ad Assopiscine
Loro rispettive sedi

Oggetto: Istanza relativa alla segnalazione di problematiche specifiche legate al contesto operativo degli impianti piscina

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Costruttori di piscine ASSOPISCINE insediatosi ufficialmente venerdì 13 marzo a seguito dell’avvenuta attribuzione di mandato in sede di Assemblea nazionale svoltasi a Bologna Fiere nel corso del ForumGallery lo scorso 20 febbraio 2020

PRESO ATTO
– del Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19»;
– dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 marzo 2020 e precedenti, recanti disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, nonché misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;
– che l’Organizzazione mondiale della sanità nello stesso giorno ha dichiarato l’evolversi dell’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale qualificandola come pandemia;

CONSTATATO
− che l’emergenza sanitaria è in continuo incremento
− che, per quanto riguarda l’attività esercitata dalle imprese appartenenti alla citata Associazione è stata svolta nel rispetto delle vigenti normative con particolare attenzione e riguardo all’osservanza delle misure e delle indicazioni esplicitamente espresse nei Dpcm e, in particolare, di quanto contenuto nei Dpcm dell’8 e dell’11 marzo 2020
− che, a causa del progressivo diffondersi dell’effetto pandemico del COVID-19 le soluzioni oggi decretate, pur orientate ad una attenta valutazione del contesto nel quale si inseriscono, appaiono del tutto inadeguate a ragionevolmente ridurre il rischio di contagio in relazione alle consuete modalità di svolgimento delle attività presso le sedi delle imprese e dei luoghi di cantiere nei quali si sviluppano le normali attività dei lavori contrattualizzati;
− che le azioni al momento intraprese determinano conseguenze sull’operatività complessiva delle singole imprese e concorrono significativamente a produrre effetti socio-economici dannosi tutti da porre in relazione a mancati pagamenti derivanti dalle sospensioni di:
a) attività lavorative,
b) pagamenti provenienti dalla chiusura di impianti sportivi e natatori pubblici,
c) pagamenti in esecuzione di contratti in capo a strutture turistico ricettive in genere,
d) attività e interventi lavorativi attuati presso enti privati a scopo preventivo e di tutela ambientale e sanitaria dei richiedenti
− che l’intera filiera lavorativa che caratterizza l’attività delle imprese è di fatto e lo sarà per un tempo al momento indefinibile, soggetta ad una drastica riduzione dei proventi
− che le imprese appartenenti a tale filiera appartengono alla fascia produttiva delle piccole e medie imprese

CHIEDE
alle Signorie Loro in indirizzo e, tramite Loro ai Responsabili delle attività tecnico-socioproduttive che presiedono al governo operativo delle tematiche esposte in precedenza, di formulare pressante invito

1. alle Autorità Sanitarie Regionali affinchè provvedano a verificare se le misure adottate e in vigore nei luoghi di lavoro in questione, siano oggi sufficienti ed idonee a garantire il contenimento del diffondersi del contagio, ovvero, in caso di carenze, a fornire dirette indicazioni finalizzate ad incrementare le misure igienico-sanitarie e di sicurezza ritenute opportune nell’immediato per far evolvere positivamente la situazione;
2. affinchè venga previsto, predisposto e attuato un programma di sostegno e assistenza alle imprese che preveda
a) integrazioni salariali in favore delle MPMI da attivare a fronte dell’attuale straordinaria situazione di mercato
b) la sospensione ed il differimento dei pagamenti relativi allo scadenzario fiscale dell’Agenzia delle Entrate.
c) la sospensione ed il differimento del versamento di oneri e/o rimborsi di finanziamenti in corso strettamente legati alle attività produttive e strategiche delle imprese.

Nella consapevolezza che quanto sopra esposto possa concorrere ad una sempre migliore definizione delle scelte strategiche nazionali in base ad una sempre più approfondita e consapevole conoscenza del contesto socio-produttivo della realtà che ruota interno all’utilizzo dell’impiantistica balneare delle piscine, auspicando una adeguata considerazione, Assopiscine, che opera con efficacia e considerazione sul territorio nazionale dal 1993, si mette a disposizione per quanto nelle sue specificità e, in tale condizione, resta in attesa delle determinazioni degli Organi Governativi.
Distinti saluti.

Il Presidente
Dott. Ferruccio Alessandria