a Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Dpcm ‘Io resto a casa’ che è in vigore fino al 3 aprile p.v. proposto dal Ministro della salute, sentiti i Ministri dell’interno, della difesa, della economia e delle finanze, nonchè i Ministri dell’istruzione, della giustizia, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’università e della ricerca, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, per gli affari regionali e le autonomie, nonchè sentiti il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle regioni e, per i profili di competenza, i Presidenti delle regioni.

Le norme in esso contenute sono da applicare sull’intero territorio nazionale e seguono l’allarme Coronavirus COVID19.

All’interno dei sedici punti elencati è doveroso richiamare l’attenzione di tutti sui punti:

1) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico;

15) sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri termali, centri sociali e ricreativi (da considerare comprese le spa e i centri benessere);

che coinvolgono direttamente l’attività professionale e gestionale degli aderenti all’Associazione.

Il concetto che l’Associazione vuole diffondere tra i suoi aderenti e  suggerisce all’intero mondo delle piscine per salvaguardare la salute dei titolari e delle maestranze delle imprese aderenti e per svolgere al meglio il proprio lavoro, è “Operativi ma con giudizio

È doveroso assicurare tutti gli interessati che i servizi offerti dalle diverse realtà produttive e commerciali sono regolarmente operativi nel rispetto delle misure di sicurezza indicate dal Governo e dal Ministero della Salute.

La situazione, peraltro, essendo in costante evoluzione, è adeguatamente monitorata e sarà cura dell’Associazione aggiornare tempestivamente gli associati qualora intervenissero elementi di interesse collettivo.

Allo stato attuale dell’informazione e delle evidenze igienico-sanitarie, sembra essere prematuro rivolgere attenzioni anche all’utilizzo delle piscine condominiali (per le quali, con i dovuti distinguo, l’Amministratore è da assimilare al gestore e i condomini frequentanti sono da considerare dei fruitori di servizio) che comunque parrebbero rientrare nella fascia delle attività da interdire non potendo essere governato adeguatamente l’intero coacervo delle disposizioni; un procedimento  momento generalizzabile per tutti gli impianti, non è pertanto definibile al momento.

Buon lavoro a tutti.

Di seguito i testi di Autoichiarazione da sottoscrivere in occasione di spostamenti territoriali extracomunali per adempimenti connessi e funzionali allo svolgimento dell’attività lavorativa aziendale:

 

Attestazione comprovata esigenza lavorativa

Attestazione comprovata esigenza lavorativa Liberi professionisti

Dichiarazione datore di lavoro spostamento dipendenti