A seguito della appropriata e costante vigilanza sulla situazione epidemiologica in atto è necessario un tempestivo adeguamento dell’impianto natatorio alle normative nazionali e territoriali in vigore.
Fondamentale è la costante attenzione al documento di valutazione dei rischi predisposto a suo tempo che deve essere, oltre che costantemente osservato, anche sistematicamente preso in considerazione per essere progressivamente affinato sulla base delle specifiche dell’impianto e delle variabili di esercizio.
Fanno parte del sistema l’identificazione e gli appropriati dispositivi di protezione ricordando che quelli di tipo individuale sono esclusivamente da impiegare per i rischi residui che non possono essere eliminati o venire mitigati da quelli collettivi; essi debbono riguardare sia il personale che a vario titolo opera all’interno sia dell’impianto per l’utenza che fruisce del servizio offerto.
Detti Dispositivi , in Possesso dei Requisiti di legge e realizzati nel RISPETTO delle Norme di Riferimento, debbono soddisfare le predette predette Indicazioni generali fornite dall’ INAIL e Dalle Autorità preposte alla Sicurezza per la Prevenzione del CoViD-19 sui Luoghi di Lavoro e NEGLI ambienti con frequentazioni plurime.
Il Gestore dell’impianto è bene, qualora non abbia già provveduto in merito, si doti di un piano di prevenzione o intervenga su esso con revisioni periodiche, che attenzioni le possibili situazioni che potrebbero presentare, in via ordinaria oppure anche eccezionalmente, generando possibili emergenze; sono da considerare parti di questo piano eventuali rilasci accidentali di feci o fluidi biologici in acqua.
Fanno altresì parte del processo di attenzione costante e sistematica, con periodico affinamento dei contenuti la redazione di un puntuale regolamento comportamentale all’osservanza del quale sono tenuti tutti i frequentatori dell’impianto, ciascuno nel pieno rispetto dei propri ruoli e competenze sia lavorative che di fruizione.
È da osservare che l’ordinaria regolata utilizzata per le normali condizioni di gestione, non sempre sono da ritenere sufficienti e la loro applicazione deve essere accompagnata dalla valutazione di particolari forme di azione coercitiva in caso di inadempienza specie se grave o che può riverberarsi su altri fruitori.
Due le ulteriori attenzioni che il Gestore deve attivare e coltivare nel tempo: la prima da correlare alla periodica formazione / aggiornamento del proprio personale operativo, la seconda per una continua e sempre più mirata e aggiornata informazione educativa per l’utenza che può essere spesso diversificata come tipologia di caratteristica.
Anche le misure operative di prevenzione sono diversi importanti che è opportuno utilizzare introdotte nello standard comportamentale quali il rafforzamento del controllo sugli accessi all’impianto anche utilizzando modalità di misura della temperatura corporea sempre più evoluti e il distanziamento interpersonale attraverso la valorizzazione delle modalità la prenotazione degli accessi, il miglioramento dei percorsi di accessibilità o l’introduzione di altre modalità gestionali.
Per quanto attiene alla gestione dell’acqua la stessa dovrebbe continuare ad essere affrontata secondo un approccio proattivo nella gestione del rischio ricordando che dopo periodi di prolungata chiusura vanno verificati i vari aspetti gestionali e affrontato con attenzione il “rischio legionella” viene precisato nel rapporto dell’ISS CoViD-19 numero 2272020.
Anche le condizioni microclimatiche nelle piscine coperte devono tendere valori di sicurezza e qualità che prevedano il maggiore ricambio dell’aria possibile nel rispetto delle condizioni microclimatiche.
Non possono essere omesse le idonee misure di pulizia e disinfezione e le conseguenti modalità di verifica periodica e di efficacia.
Il senso di responsabilità collettivo, sempre più sviluppato attraverso le azioni formative e di informazioni del personale e dell’utenza deve indurre un comportamento sempre più appropriato nella frequentazione di spazi e uso plurimo in quanto spazi maggiormente critici e potenzialmente soggetti a maggior rischio alla vasca.