Lo stanziamento di 140 milioni di euro, da erogare a fondo perduto per sostenere discoteche, sale da ballo, teatri, cinema, parchi tematici, palestre e piscine rimaste chiuse a causa del contrasto alla SARS-CoV-2 e le restrizioni correlate all’emergenza CoViD-19, è stato attivato in questi giorni dal Ministero dello Sviluppo Economico rendendo concreta una ipotesi di lavoro convenuta a suo tempo in sede MISE.
Lo stesso Ministro, che obiettivamente si è sempre espresso favorevolmente alla soluzione, lo ha ritenuto un provvedimento doveroso auspicato e atteso dalle società, dalle imprese e dai professionisti che, per la tipologia delle attività svolte, sono state costrette a restare chiuse per legge o a operare saltuariamente e che ora potranno attivarsi per chiedere contributi a sostegno della loro attività, che potranno oscillare tra i 12 o i 25 mila euro in relazione alla tipologia di lavoro che li caratterizza e per la quale il fondo viene chiesto e le condizioni per le quali il medesimo viene erogato.
I cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid hanno indotto il Governo a stanziare con urgenza la somma ipotizzata, che però potrà essere all’occorrenza implementata, se e in quanto necessario.
Il decreto interministeriale che stanzia l’importo e l’entità delle somme attribuibili, definisce in dettaglio l’elenco delle attività che hanno diritto a usufruire del sostengo economico, perché rimaste inattive per un periodo complessivo di almeno cento giorni nell’arco di tempo preso in considerazione, nonché i criteri e le modalità per avanzare la richiesta di contributo al soggetto deputato; i termini per l’avvio delle procedure formali di richiesta da parte dei beneficiari (sarà compito del richiedente verificare la coerenza della propria istanza), verranno comunicati dall’Agenzia delle Entrate, che regolamenterà le procedure e potrà procedere, successivamente, con l’accreditamento diretto del contributo a fondo perduto.