La sera del 7 ottobre, per consentirne l’entrata in vigore il giorno successivo, la Gazzetta Ufficiale (numero 248 del 07 ottobre 2020) ha pubblicato il Decreto-legge del 7 ottobre 2020 numero 125 “Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta CoViD, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020 “ che ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 approvato nel Consiglio dei Ministri dello stesso giorno, su proposta del suo Presidente e del Ministro della salute. Il Decreto, in particolare, proroga al 15 ottobre le misure contenute nel precedente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 7 settembre 2020 e al 31 gennaio del prossimo anno le disposizioni già in vigore che la possibilità per il governo di misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2; estende altresì l’utilizzo della applicazione “Immuni”.
Le disposizioni contenute nel Decreto riguardano:
- L’utilizzo delle mascherine di protezione delle vie respiratorie
La persona ha l’ obbligo di portare sempre con sé tale dispositivo che dovrà essere indossato in tutti i luoghi aperti e chiusi , indifferentemente dalla loro accessibilità, con la sola eccezione delle abitazioni private; sono altresì considerate eccezioni , in relazione alle caratteristiche del luogo , le circostanze nelle quali vengono garantite in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Rimangono confermati i protocolli e le linee-guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché quelle fornite per il consumo di cibi e bevande; le norme vigenti di sicurezza devono continuare ad essere totalmente applicate in tutti i luoghi di lavoro. Il Decreto mantiene in vigore le esclusioni per i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, i bambini di età inferiore ai sei anni e coloro che hanno patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
- Le possibilità di deroga concesse alle Regioni
Il Decreto interviene anche sulla facoltà attribuita , nei limiti delle competenze loro attribuite, alle Regioni , relativamente all’introduzione in deroga rispetto a quelle previste a livello nazionale, di misure maggiormente restrittive o estensive (nel rispetto dei criteri previsti dai DPCM e per i soli casi consentiti) previa intesa con il ministro della Salute. - La proroga del DPCM del 7 settembre 2020
Nelle more dell’adozione di un nuovo DPCM attualmente in predisposizione e che assume efficacia dal 15 ottobre 2020 e che introdurrà le nuove disposizioni, viene prorogata la vigenza del DPCM del 7 settembre 2020 . - La proroga delle disposizioni già in vigore
Sono prorogate al 31 gennaio 2021 le disposizioni attualmente in vigore che la disposizione per il Governo nazionale di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 (secondo quanto consentito dal Decreto Legislativo numero 1 possibilità 2 gennaio 2018). In relazione all’andamento epidemiologico e secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente, tali misure potranno essere stabilite per specifiche parti o per tutto il territorio nazionale e per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, comunque reiterabili e modificabili. - Applicazione “Immuni”
Immuni è una applicazione predisposta per aiutare il cittadino a combattere l’epidemia di CoViD-19 mediante l’utilizzo di una tecnologia che consente di avvertire gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio, anche se sono asintomatici. Ai fini del contenimento del contagio, previa valutazione dell’impatto ai sensi delle norme europee sulla privacy, è prevista l’interoperabilità degli “Immuni” con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea; il periodo di utilizzo “Immuni” viene temporalmente ampliato. - L’irrigidimento dei controlli per i Paesi europei
Salgono a nove i Paesi europei interessati all’irrigidimento dei controlli che integrano, per i cittadini che provengono dai medesimi, che gli stessi, arrivando in Italia, devono essere sottoposti a tampone obbligatorio ; si tratta di coloro che provengono da Gran Bretagna , Olanda , Belgio e Repubblica Ceca. È stato altresì previsto l’ obbligo del test molecolare o antigenico per tutti coloro che arrivano dai seguenti paesi europei di area UE: Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Francia.