È ufficiale la proroga dello stato di emergenza per coronavirus sino al 15 ottobre 2020 utile, come è stato sostenuto nelle comunicazioni fatte al Parlamento dal Governo, a consentire di emanare decreti, ordinanze e DPCM immediatamente efficaci qualora si verificasse una risalita della curva epidemiologica nel nostro Paese.
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio, prima al Senato e poi alla Camera, ha ribadito l’importanza e l’utilità che il Governo attribuisce alla proroga dello stato di emergenza adottato il 31 gennaio, sino al 15 ottobre, ribadendo anche che la proroga non significa un nuovo confinamento degli italiani e che ciò non svaluta l’immagine dell’Italia all’estero, bensì la rafforza facendola considerare un paese sicuro.
Il prolungamento dello stato di emergenza fino a metà ottobre servirà, sempre nelle intenzioni del Governo, a prontamente garantire gli interventi necessari nel caso si verificasse una nuova ondata di contagi in autunno; ciò con una particolare attenzione alla riapertura delle Scuole di ogni ordine e grado il prossimo 14 settembre.
L’adozione del provvedimento determina una serie di possibili scenari che, ancorchè in misura differenziata, possono coinvolgere i Cittadini; di seguito gli scenari per tematica.
1) Stato di emergenza
Lo stato di emergenza attribuisce al Governo e alla Protezione civile poteri straordinari e in deroga per intervenire in caso di catastrofi naturali, eventi atmosferici eccezionali o epidemie (come il coronavirus) senza dover aspettare i lunghi iter parlamentari: ciò significa che il premier può emanare decreti legge e DPCM immediatamente operativi senza coinvolgere Camera e Senato. I provvedimenti del Governo possono riguardare diversi aspetti della vita pubblica e privata ma devono essere collegati alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.
2) Stato di emergenza e confinamento
Stato di emergenza non significa automaticamente confinamento. Occorre precisarlo perché si è diffusa questa convinzione, del tutto errata, a causa di diverse notizie false circolate sulle reti sociali ma è da smentire completamente. Prorogare lo stato di emergenza significa mantenere i poteri eccezionali che il Governo ha avuto in questi mesi, cosa che legittima eventuali misure restrittive, zone rosse e limiti alla circolazione in caso di peggioramento della curva epidemiologica. Un nuovo confinamento sarebbe necessario soltanto se il numero dei contagi salisse in quantità tale da mettere a rischio la salute pubblica e compromettere il funzionamento degli Ospedali.
3) Cosa cambia per la Scuola
La proroga dello stato di emergenza consentirà di acquistare il materiale necessario in plexiglass nonché le mascherine per studenti, professori e personale ATA. Restano da chiarire le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici, sia per il personale docente che per le altre Pubbliche Amministrazioni: probabilmente sarà abolito il cartaceo e la prova in presenza verrà sostituita con prove online.
4) Ancora il lavoro intelligente
Sul versante del lavoro intelligente molto è stato detto ritenendolo uno strumento indispensabile e utile a limitare i contagi ma anche, che debba essere limitato tornando al più presto in ufficio, sia nel settore pubblico che privato. Dopo la proroga dello stato di emergenza il Governo potrà dare nuove indicazioni circa il lavoro da casa, i settori in cui è obbligatorio e quelli in cui invece è soltanto consigliato.
5) Libertà di movimento
Durante lo stato di emergenza, tra i poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri, c’è anche quello di limitare la libertà di movimento dei cittadini sia a livello regionale che fuori dai confini nazionali tramite DPCM o decreti legge.
Ogni limitazione tuttavia deve essere sempre giustificata da nuovi contagi o situazioni di obiettiva pericolosità, da valutare insieme al Comitato Tecnico Scientifico (come la decisione di un nuovo confinamento).