MODULISTICHE AUTORIZZATIVE

Il Ministero dell’Interno, in esecuzione del D.P.C.M. 22 marzo 2020 che prevede all’articolo 1 la presentazione di apposita modulistica inerente le comunicazioni di attività o le richieste di autorizzazione per la prosecuzione delle attività da parte delle aziende interessate nei casi stabiliti dal Decreto medesimo, ha predisposto che, tramite le Prefetture competenti per territorio, si possa procedere ad avanzare le richieste in questione mediante la presentazione di specifiche istanze.

La relativa modulistica riguarda:

Modello 1 – Comunicazione ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera d) del D.P.C.M. 22 marzo 2020.
(Attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere dei settori di cui all’allegato 1 del medesimo D.P.C.M., dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla legge n. 146/1990).

Modello 2 – Comunicazione ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera g) del D.P.C.M. 22 marzo 2020.
(Attività a ciclo produttivo continuo).

Modello 3 – Comunicazione ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera h) del DPCM 22 marzo 2020.
(Attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché delle altre attività aventi rilevanza strategica nazionale).

Le attività di possibile interesse della categoria sono da ricomprendere, ponendo attenzione all’esplicitazione delle motivazioni, sull’utilizzo del Modello 1; più difficilmente e solamente previa attenzione alla corretta disamina e interpretazione dei codici ATECO e delle filiere di attività ad essi riconducibili, all’utilizzo del Modello 2; è aprioristicamente da escludere l’utilizzo del Modello 3.
Nessun Modello e quindi nessun adempimento formale è necessario che venga compiuto per le attività già espressamente autorizzate dall’art. 1, lettera a) del Decreto cui ci si riferisce.
Le comunicazioni o le richieste di autorizzazione dovranno riportare in oggetto “DPCM 22 marzo 2020 – Comunicazione attività/Richiesta autorizzazione” ed essere inviate alla casella di posta certificata della Prefettura di interesse – Ufficio Territoriale del Governo –, avendo presente che la stessa è abilitata a ricevere solamente da mittenti di posta certificata; l’invio di modulistica deve essere fatto con una casella P.E.C.

Pare opportuno segnalare che, nell’esporre le motivazioni che sostanziano l’istanza, specialmente laddove si possono verificare interventi manutentivi o trasporto di prodotti chimici, è bene vengano esplicitate e adeguatamente evidenziate, tra l’altro, le esigenze dell’azione prevista, essendo la medesima finalizzata alla conservazione e al mantenimento in efficacia oltre che in efficienza, la funzionalità dell’impianto assicurando così un indiretto sostegno all’azione di tutela dell’ambiente prevenendo la fioritura di inquinanti o il deposito/dispersione di sostanze che potrebbero tradursi in tossicità anche per l’individuo.

 

MODELLO 1   MODELLO 2   MODELLO 3


MODULISTICHE ACCOMPAGNATORIE

La circolazione degli operatori per motivi di lavoro deve essere adeguatamente sostenuta con apposita documentazione giustificativa; per agevolare l’individuazione dei documenti utili allo scopo, senza peraltro assicurarne la valenza esclusiva considerato che molte Regioni hanno decretato disposizioni integrative di carattere maggiormente restrittivo nelle materie di propria competenza, si richiama l’attenzione delle imprese interessata sulla necessità di dotarsi dei seguenti documenti:

  • copia del certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. con indicazione del codice fiscale e/o partita IVA e codice ATECO
  • copia dell’autorizzazione prefettizia “Comunicazione ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera d) del D.P.C.M. 22 marzo 2020” oppure “Comunicazione ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera g) del D.P.C.M. 22 marzo 2020”
  • autodichiarazione dell’impresa che attesta l’appartenenza del lavoratore all’organico in attività della medesima
  • documento identificativo del lavoratore
  • autodichiarazione redatta ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 adottata per gli effetti del decreto legge 25 marzo 2020, n.19