Pubblicato dal Ministero del Turismo l’avviso pubblico inerente le modalità applicative di erogazione degli incentivi a favore delle imprese del settore turistico riconducibili al cosiddetto “Decreto PNRR” che prevede un credito d’imposta dell’80% e un contributo a fondo perduto, che può arrivare fino a un massimo di 100.000 euro.

Le risorse complessive stanziate sono pari a 100 milioni di euro per il 2022, 180 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni per il 2025, con una riserva del 50% per gli investimenti di riqualificazione energetica, secondo l’ordine cronologico delle domande (l’esaurimento dei fondi sarà comunicato sul sito del ministero del Turismo), mentre il 40% è dedicato ad interventi da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il cumulo delle due misure è ammesso a condizione che non venga superato l’ammontare dei costi sostenuti e alla formazione del reddito non concorre il beneficio dei “bonus” oltre a rispettare i limiti posti per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia per fronteggiare l’emergenza CoViD-19.

Destinatari delle misure di sostegno sono:

– le imprese alberghiere,

– le strutture che svolgono attività agrituristica e ricettive

– le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, inclusi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici.

Gli interventi che possono usufruire delle agevolazioni devono essere effettuati a decorrere dalla data del 7 novembre 2021 fino al 31 dicembre 2024.

Rientrano tra gli interventi che possono beneficiare dell’erogazione, compresa la progettazione, i seguenti:

  • incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • opere edilizie (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione) funzionali agli interventi indicati nei primi due punti;
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per le relative attività;
  • digitalizzazione (impianti wi-fi, siti web per la vendita di servizi e pernottamenti, per promuovere e commercializzare la comunicazione e il marketingdigitale, per formulare proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità).

Il credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati e, comunque, entro e non oltre il 31 dicembre 2025 e non deve eccedere l’importo concesso.

Il contributo a fondo perduto è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, con facoltà, a domanda, di ricevere un anticipo non > del 30% del cfp non potendo il medesimo eccedere il 50% delle spese ammissibili e, comunque, il limite complessivo di € 100.000; l’importo massimo riconosciuto è pari a € 40.000, che può essere aumentato, anche cumulativamente:

  1. fino a ulteriori € 30.000, se previste spese per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica ed energetica delle strutture per almeno il 15% dell’importo totale;
  2. fino a ulteriori € 20.000, se il destinatario ha i requisiti per accedere ai benefici per l’imprenditoria femminile o quella giovanile (almeno il 60% giovani tra 18 e 35 anni, due terzi di quote societarie possedute da giovani e organi di amministrazione per almeno i due terzi composti da giovani, imprese individuali gestite da giovani);
  3. fino a ulteriori € 10.000, per imprese operative nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Le spese ammissibili non coperte dagli incentivi possono accedere al finanziamento a tasso agevolato previsto dal Decreto Interministeriale 22 dicembre 2017, a condizione che almeno il 50% di tali costi riguardi interventi di riqualificazione energetica.

Gli incentivi saranno attribuiti rispettando l’ordine cronologico dell’inoltro delle domande, nel limite massimo di spesa pari a € 500 milioni; qualora si esaurissero le risorse disponibili prima del conseguimento dell’obiettivo del numero minimo di 3.500 imprese beneficiarie, gli incentivi verranno comunque concessi alle prime 3.700 imprese turistiche e l’incentivo riconoscibile verrà di conseguenza ridotto in misura proporzionale.

Le domande di incentivo devono essere presentate tramite la piattaforma online del Ministero per il cui accesso dovranno essere seguite le modalità definite entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso entro i 30 giorni successivi indicando i dati anagrafici, la tipologia degli interventi previsti, gli incentivi richiesti, il costo complessivo degli interventi e l’ammontare totale delle spese ammissibili, le date di inizio e conclusione degli interventi, le spese delle quali si intende fruire del finanziamento e, infine se si intende chiedere un anticipo.

I beneficiari devono essere in condizione di regolarità contributiva (DURC), regolarità fiscale (DURF) e con la normativa antimafia.

Nell’avviso viene specificata la possibilità di fruire del finanziamento a tasso agevolato (D.I. 22 dicembre 2017), a condizione che almeno il 50% di tali spese sia dedicato agli interventi di riqualificazione energetica, nel rispetto delle disponibilità.